La rivoluzione borghese in Italia (1700-1815)

recensioni

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Autore: Gian Pio Mattogno
Pagine: 250
Data di pubblicazione: 1989
Collana: Metropoli e campagne
Prezzo: 20.00 euri
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Mattogno segue con attenzione le tappe involutive della società italiana del secolo XVIII: da una analisi attenta delle istituzioni tradizionali (…) l’autore registra le direttrici dell’assalto ebraico-massonico alla società italiana, volto ad instaurare un assetto adeguato all’espansione politica ed economica del modello capitalista borghese. Il ruolo di centro diffusivo di idee strumentalmente anti-assolutistiche, svolto dalla Massoneria e dai centri d’influenza ebraici, viene esposto con grande attenzione attraverso la documentazione di come i protagonisti del giacobinismo italiano e del “Risorgimento” siano tutti, in qualche modo, riconducibili ad ambienti settari di ispirazione massonica ed ebraica. La rivoluzione del secolo XIX, ci spiega Mattogno, non fu pertanto in nulla nazionale, quanto funzionale ad interessi di potenze straniere e gruppi di pressione sovranazionali. Dall’interesse della Massoneria napoleonica a quella inglese, fino alla brama di emancipazione dell’Ebraismo (…) la rivoluzione borghese in Italia fu, negli obiettivi e nei metodi, radicalmente antipopolare e scevra di ogni valore comunitario – presupposto essenziale, questo, per ogni movimento di autentica liberazione nazionale.

(“Libraria”, 2, 2° semestre 1989)

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